Ristrutturazione di interni, quali materiali utilizzare?
Quando si entra in contatto con un committente, per una possibile rivoluzione della propria abitazione, prima ancora di iniziare a discutere di spazi, dimensioni, colori e materiali è opportuno approfondire alcuni aspetti di base, per comprendere le esigenze più profonde del cliente. Questa fase fondamentale, permetterà di stabilire un legame di fiducia reciproca e progettare ambienti su misura e scegliere insieme i materiali che soddisferanno al meglio le aspettative di tutti gli attori.
Nel titolo si parla appunto di materiali, intesi come sostanza e finitura di tutti gli spazi dell’abitare, vediamo quindi quali potrebbero fare al caso di chi volesse intraprendere una così complessa ed “avvincente” avventura: ristrutturare la propria casa.
Per i pavimenti?
I pavimenti, forse, sono croce e delizia dell’immaginario collettivo, perché costantemente visibili ed a diretto contatto con il nostro corpo.
Ne esistono di tutti i tipi e per tutti i gusti, mai come oggi la scelta è stata così varia e corposa, di legno, di ceramica, di gres, di resina, di cemento e così via, e di tutte le marche, Tuscania, Atlas, Mirage, Ali Parquets ecc., e via discorrendo.
Certamente la decisione finale risulta essere difficoltosa e bene sarebbe affidarsi a qualche principio di base legato alle proprie esigenze ed all’effetto che si vuole ottenere. Rispetto alla resa del materiale stesso e al modo in cui si vive l’ambiente domestico. Per esempio si potrebbe optare per il legno per chi ama restare sovente a piedi nudi in casa, viceversa il gres porcellanato per chi preferisce la durabilità e una maggiore resistenza agli urti, o ancora il cemento o la resina per coloro che vogliono ottenere una superficie uniforme priva di fughe.
Questi sono solo alcuni esempi delle quasi infinite possibilità di utilizzare taluni materiali per pavimenti a discapito di altri.
Quali rivestimenti?
Lo stesso discorso può valere per i rivestimenti parietali, siano essi destinati alla cucina, ai bagni o comunque ai restanti ambienti della casa, per quel che riguarda le varietà di scelta del materiale più adatto a ciò che abbiamo in mente risulti essere il risultato finale.
Anche qui, le pareti possono essere trattate in modo diverso con piastrelle con o senza fuga, con resine o prodotti tali che diano un effetto omogeneo e totalizzante degli spazi, del legno stesso per esempio, questo sempre in nome della piacevolezza, durabilità, adeguatezza al progetto degli spazi in gioco, dei vari materiali utilizzati.
Di rivestimenti come i pavimenti ne esistono di tutti i tipi e per tutti i gusti, sempre di legno, di ceramica, di gres, di resina, di cemento e così via, e di tutte le marche, Atlas, Ricchetti, Giovanni De Maio, Bardelliecc., ai quali negli ultimi tempi si sono aggiunte le pareti green per interni, utilizzabili ovunque si desideri e dove lo spazio lo consente.
Per tinteggiare le pareti?
Come trattare il resto delle pareti dove non si applicano i rivestimenti ceramici, lignei, green ecc.?
La risposta non è chiaramente univoca ed il ragionamento su quali colori utilizzare o meno è complesso e varrebbe seguire delle semplici regole, che restringano il campo a qualcosa che si avvicini più o meno al nostro ideale di spazio abitativo, come vagliare una serie di tinte che più ci aggradano e che ci fanno sentire avvolti e a nostro agio, potrebbe sembrare un percorso psicologico ma in parte lo è, individuare poi quei colori che in qualche modo ingrandiscono o meno uno spazio, avvicinano o allontanano, danno luce o meno, ecco tutti questi aspetti andrebbero ricercati e condivisi in fase progettuale per poi riportarli in fase operativa.
Oltre a tutto ciò è bene valutare, ma non come ultimo aspetto, il materiale in sé e cioè sarebbe da preferire sempre e comunque una pittura ecologica, a base di terre e di calce o comunque senza additivi e con prodotti naturali, in modo da favorire la salubrità di tutti gli ambienti.
Giuseppe Fimiani
Architetto